Tre giorni al Malamute day

Tre giorni al Malamute day


Siamo giunti anche quest’anno all’atteso appuntamento.
Il viaggio d’avvicinamento è stato a dir poco un’odissea:
Pioggia, neve, ghiaccio ci ha accompagnato fino alla meta, giunti, stanchissimi e ad ora tarda, solo il sorriso dei ragazzi del Seram ha fatto sì che la festa iniziasse (da non scordare l’accoglienza degli allievi della scuola alberghiera di Casargo che in un’ora ormai proibitiva ci hanno rifocillato).L’indomani la sveglia è fissata per le sette, il primo appuntamento è con i nostri cagnoni per fargli sgranchire le gambe, in una splendida cornice come solo le alpi appena innevate sanno offrire, saliamo su fino all’alpe del Giumello.
Lo scenario si apre con una vista mozzafiato: tutte intorno alle vette aguzze ed innevate e più in basso, a destra il lago di Como, ricoperto da una leggera nebbia, incontriamo vecchie amicizie e se ne costruisce di nuove, nell’aria la dolce allegria di un gruppo ben affiatato e tra abbracci e saluti iniziano la preparazione delle slitte, pronte a sfrecciare sulla candida neve, trainate dai nostri splendidi cagnoni, in lontananza si ode il vociare di Biagiotti, che dopo i primi saluti impartisce ordini a tutti.
Iniziamo con persone neofite, ma con grande spirito d’avventura nell’apprendere le teorie per condurre una slitta, ordinatamente attendono il loro turno, una carezza e un incitamento è rivolto al proprio animale che tendendo l’harmes fa sì che la slitta si muova, alla fine del piccolo anello sul viso dei proprietari si legge la gioia di aver visto i propri animali concludere il giro, (chi più, chi meno felice), ma tutti con uguale entusiasmo.Nella pista in alto delle persone con più nozioni di sleddog percorrono un tracciato più complesso, si parla e ci si scambia opinioni anche banalissime curiosità, il mio entusiasmo e felicità consiste nel vedere Andrea (il mio piccolo cucciolo d’uomo) portare in slitta alcuni bimbi con la mia muta, intanto il tempo immancabilmente passa quando si è felici.Una leggera brezza si alza e fa volare la neve fresca, il sole coperto da leggere nubi segna l’ora del rientro in albergo, raccogliamo il materiale, carichiamo i cani e ci s’incammina verso il luogo prestabilito.
All’arrivo un seminario condotto impeccabilmente da validi assistenti e seguito da un folto pubblico anticipa la cena.
La sala gremita ha reso omaggio all’ottimo cibo preparato da abili mani, e la gentilezza di una sommelier che impeccabile era sempre presente al nostro fianco ha reso ancora più splendida la serata.Dopo il saluto del sindaco di Casargo inizia la riffa con tanti premi per tutti e considerata l’ora tarda, soddisfatti si va tutti a nanna.
La sveglia suona annunciando il giorno nuovo, il primo pensiero è di far sgranchire le zampe ai cani che hanno passato la notte nei kennel, una ricca colazione e poi via sulle piste, proprietari, bimbi, fotografi e telecamere, i primi felici nell’apprendere nozioni per la conduzione della slitta, i secondi, a cogliere l’attimo più bello che rimarrà testimonial della bellissima manifestazione.
Giunta ormai l’ora di pranzo, dopo innumerevoli giri, non resta che salutarci e ringraziare di essere stati partecipi di questi bellissimi giorni, vogliamo esprimere la nostra gratitudine, e ammirazione per il grandissimo lavoro svolto nella preparazione a Fabio, Gabry, Giulio, Sara, Biagiotti
( leader carismatico dell’evento) e tutti gli altri ragazzi del Seram che con grande sforzo ed abnegazione hanno scritto a lettere d’oro una magica e fantastica tre giorni nell’annuario del Malamute Day.
Si torna verso le proprie abitazioni con un po’ di nostalgia per i giorni passati troppo in fretta e non ci resta che ricominciare a contare il tempo che ci separa dalla prossima manifestazione.
Marco morotti

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